Progetto apporto nutrizionale

Millemieli per l’Africa. Roma  ----------  Nairobi e ritorno in Ape”                                                   

 

 

Progetto finanziato da Roma Capitale V Direzione – Relazioni Internazionali

Agosto 2011.

Il Progetto “MilleMieli per L’Africa” nasce dall’esigenza di aumentare l’apporto nutrizionale dei bambini malati di HIV del distretto di Meru Kenya, introducendo l’allevamento razionale delle api .Il progetto si inquadra nel più vasto progetto a sostegno della biodiversità e della difesa delle economie di prossimità che garantiscono la sussistenza a molte famiglie africane. Si prevede, in quest’ottica, di effettuare uno studio della situazione ambientale per sperimentare metodi apistici adeguati alle condizioni locali senza alterare l’ecosistema. Attraverso tale rilevazione sarà possibile avviare una produzione locale del miele e della propoli che sarà effettuata attraverso diverse azioni: formazione degli artigiani locali alla fabbricazione delle arnie razionali e dell’equipaggiamento per visitare le api in sicurezza; formazione all’apicoltura per dieci addetti; attivazione di imprese locali sostenute attraverso il microcredito. La produzione locale del miele e della propoli consentirà anche ai bambini ospiti del villaggio-famiglia “Bimbi del Meriggio” affetti da HIV-AIDS di raggiungere un efficace miglioramento degli apporti nutrizionali e di affrontare il decorso della malattia e le cure necessarie con una maggiore capacità di resistenza ed una diversa qualità della vita. Saranno inoltre attivati forme di sensibilizzazione, interscambio culturale e partecipazione ad eventi organizzati a Roma per attivare la cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile come condivisione di progetti ed esperienze.

Problemi sui quali il progetto intende intervenire L’apertura de Il villaggio-famiglia “ Bimbi Del Meriggio” avvenuta il 25/5/2010 rappresenta un nuovo e più avanzato punto di partenza per tutta l’attività svolta precedentemente in Kenya dall’ente proponente tra i bambini orfani e malati di HIV-AIDS che l’associazione ha seguito e sostenuto nell’ospedale St. Anne Maternity Cottage di Igoji e con un progetto rivolto ai ragazzi di strada dei sobborghi urbani di Meru. L’esperienza maturata particolarmente con i bambini che non hanno avuto un’alimentazione sana e sufficiente ha evidenziato l’importanza di sostenere i bambini affetti da HIV-AIDS con apporti nutrizionali aggiuntivi in grado di poter apportare all’organismo calorie prontamente disponibili che non richiedono processi digestivi. Nella lotta all’HIV-AIDS non si può prescindere da programmi che promuovono un miglioramento delle condizioni nutrizionali soprattutto dei soggetti più deboli. La scarsa disponibilità di alimenti, che possono contribuire al miglioramento degli apporti nutrizionali, rappresenta attualmente un ostacolo importante per contribuire a mettere sotto controllo la malattia. Nel contesto sociale ed economico particolarmente arretrato e depresso che caratterizza buona parte del distretto di Meru, per reperire alimenti, che abbiano proprietà immediatamente spendibili per sostenere un miglioramento significativo degli apporti nutrizionali, occorrerebbero interventi economici e sociali di lungo periodo. Per poter sviluppare queste produzioni e non stravolgere le piccole economie di prossimità che garantiscono la sussistenza alimentare delle famiglie povere, sarebbe necessario ricorrere ad alimenti di importazione che però scarsamente contribuiscono alla crescita sociale delle economie locali. BENEFICIARI: - Diretti Bambini da 0 a 14 anni affetti da HIV e la popolazione locale che sviluppa economie e attività sinergiche con il progetto “Bimbi del Meriggio” - Indiretti Artigiani locali che utilizzano tecniche e strumenti rudimentali ma che possiedono una elevata capacità manuale. Il sostegno attraverso forme di microcredito all’attività artigianali può generare un percorso virtuoso con effetti sulla qualità della vita dei piccoli villaggi OBIETTIVO GENERALE: Contribuire allo sviluppo sostenibile del distretto rurale di Meru attraverso interventi di solidarietà mirati ad aumentare il livello di apporto nutrizionale dei bambini affetti HIV-AIDS OBIETTIVI SPECIFICI: -migliorare il livello nutrizionale della popolazione locale, soprattutto quella più debole composta da bambini affetti da HIV-AIDS - effettuare un corso di formazione apistica per 10 operatori locali comprendente le tecniche di smielatura, invasettamento dell’alimento e conservazione della propoli - introdurre l’apicoltura razionale utilizzando api autoctone per la produzione di miele e propoli - sviluppare il microcredito privilegiando le donne sole con bambini per sostenere l’artigianato locale attraverso piccole committenze - condivisione dei saperi per perfezionare le conoscenze produttive e tecniche dell’artigianato locale e restituzione – scambio delle esperienze maturate con le realtà studentesche e apistiche romane Partner italiano Associazione Regionale Apicoltori Lazio (ARAL) è una associazione senza scopo di lucro, costituita nel 1978 da alcuni apicoltori, sotto forma di volontariato, per svolgere una attività di promozione culturare a favore del settore apistico, per la tutela delle api, quali insetti pronubi, e per rendere gli apicoltori più professionali al fine di migliorare la produzione dei prodotti apistici. L’ARAL, nell’ambito della cooperazione internazionale, ha svolto azioni di promozione in apicoltura per un gruppo di cittadini del Camerum patrocinati e assistiti dall’Università di Roma Tor Vergata. Pertanto l’Associazione offre il proprio patrocinio a titolo non oneroso, rendendosi disponibile anche a certificare la formazione dei partecipanti al progetto nel distretto di MERU nel Kenia. Partner locale Associazione “Amici di San Francesco” Onlus, ha maturato un’esperienza significativa nell’ambito territoriale in cui sarà realizzato l’intervento progettuale. Dal 2000 ha avviato la costruzione di un Villaggio di accoglienza per bambini abbandonati “Villaggio San Francesco” che accoglie ad oggi più di 200 Bambini di Strada. Gli ospiti del Villaggio hanno un'età compresa tra i 4/5 anni dei più piccoli fino ai 18 dei più grandi.

  Giugno 2012

Prime esperienze con le api africane